Pastori e pastore della CELI

Una calma forza tranquilla

Timm Harder, Chiesa Evangelica Luterana di Merano

Sono cresciuto a Remscheid-Lüttringhausen, nel Bergisches Land. Prima del mio arrivo in Italia ho svolto il ministero pastorale nel Medio Reno per quasi 17 anni nella parrocchia protestante di Vierthäler (distretto ecclesiastico di Coblenza). Dal 2008 frequento l’Italia regolarmente, sostituendo i miei predecessori qui nella parrocchia protestante di Merano nei periodi di vacanza. Quindi il Paese e la gente mi sono già in qualche modo familiari e non vedo l’ora di vivere e lavorare qui per un periodo più lungo con mia moglie e i nostri tre figli. Fin da giovane sono stato affascinato dalla meravigliosa regione montana dell’Alto Adige. Nel tempo libero mi piace fare escursioni e suonare l’organo.

Per me, essere pastore è una chiamata nel vero senso della parola. Poter dire e far sentire alle persone che sono accettate e amate da Dio, con i loro punti di forza e le loro debolezze, con i loro lati chiari e i loro lati oscuri, che possono venire da lui così come sono, ma non devono rimanere così come sono: è la cosa più bella per me. Per questo mi piace celebrare i culti e piace incontrare persone di tutte le età per fare buone conversazioni.

Ritorno alla CELI

Annette Herrmann-Winter, pastora della Comunità Evangelica Luterana di Bolzano

Quando, dopo un periodo a Firenze nell’agosto 2022, sono tornata alla Chiesa dell’Assia ero certa che avrei continuato a servire lì fino al mio pensionamento nel 2026. Le cose tuttavia sono andate diversamente. A volte è così nella vita e ci viene richiesto di reagire a nuove situazioni.
Così sono andata in pensione il 1° settembre 2023. Inaspettatamente, ma appena in tempo per rispondere a una richiesta dell’EKD per un posto di supplente a Bolzano.
Perciò farò da supplente nella Comunità di Bolzano per dieci mesi, sostenendola nel processo di elezione di un nuovo pastore. Un incarico al 50% del tempo, fino alla fine di giugno 2024. Insieme a mio marito non vediamo l’ora di visitare l’Alto Adige, che conosciamo solo per averci viaggiato. Quindi questa volta si tratta di montagne ed escursioni, valli, gole e Dolomiti invece del mare, della Toscana e dell’Emilia Romagna.
D’altra parte, il mio periodo come pastore ad interim durante la pandemia a Firenze mi ha resto vicina alla CELI e posso facilmente rientrare in contatto con la Chiesa.
Rimane in me la costante passione per i volontari, che vorrei onorare, sostenere e incoraggiare nel loro impegno. Laddove la mia esperienza e impegno saranno utili sarò felice di contribuire come supervisore e consulente di emergenza in questo momento. Perciò non vedo l’ora di incontrarvi!

(Foto, ©Maline Thierolf-Jöckel, Ev. Dekanat Landkreis Odenwaldkreis)

Predicare, cura pastorale e stare insieme alla gente

Magdalena Tiebel-Gerdes, pastora della Comunità Evangelica Ecumenica Ispra-Varese

Mi chiamo Magdalena Tiebel-Gerdes. Da quasi due anni insieme a mio marito sono pastora nella Comunità di Ispra-Varese, sul Lago Maggiore. Qui ci troviamo molto a nostro agio, sia nella Comunità che in questa bellissima regione. L’unica punta di amarezza è che siamo lontani dai nostri figli che studiano in Germania. Ci sono tre cose che mi piacciono particolarmente del mio essere pastora: predicare, la cura pastorale e stare insieme alla gente. Alla fine, tutto questo si collega: se mi piace parlare della nostra fede e del Vangelo di Gesù, è logico che lo faccia in mezzo alle persone e per le persone. Quando predico, la Buona Novella può entrare nella vite delle persone, e questo fatto comporta ulteriori incontri e conversazioni. Il mio obiettivo è incoraggiare le persone a credere aiutandole a parlare di questo. Un obiettivo che s’indirizza poi a tutte le generazioni: bambini e adolescenti, come anche agli adulti. Tutti loro insieme formano la comunità e vorrei portarli, accompagnandoli, a essere sempre più presenti e a mettersi in gioco attivamente.

Essere alla mano e pensare fuori dagli schemi

Carsten Gerdes, Decano, pastore della Comunità Ecumenica Cristiana di Ispra-Varese

Mi chiamo Carsten Gerdes e sono pastore da trent’anni. Wolfsburg, Soltau e ora (insieme a mia moglie Magdalena) la Comunità di Ispra-Varese – queste sono le stazioni della mia vita. Come pastore, vorrei essere percepito come una persona alla mano, disponibile nel senso più ampio del termine, e quindi anche per aiutare a svolgere lavori da eseguire nelle comunità, nelle case e nelle proprietà. Pastore non è un titolo di cui vantarsi, qualcosa da esibire. Impegnarsi, avere in mente gli altri, prendersene cura, offrire opportunità, insomma cercare un buon pascolo per il mio gregge, queste sono azioni che mi aspetto da un pastore degno di tale nome. Per il resto mi piace stare all’aperto, andare a caccia di tesori, godermi la natura e la vita, appassionarmi per una partita di calcio e pensare fuori dagli schemi.

Umorismo, coraggio e volontà di ricominciare sempre di nuovo

Klaus Fuchs, pastore della Chiesa Cristiana Protestante in Milano

Quando sono nato ad Hanau sul Meno nell’Assia elettorale nel 1969, i miei genitori non avrebbero mai immaginato che il loro figlio sarebbe finito a Milano! Ma grazie all’umorismo di mio padre, che non prendeva se stesso e il mondo in modo così serio e importante, e all’intelligente perseveranza e alla lingua a volte tagliente di mia madre, che ha dovuto coraggiosamente ricominciare tutto da capo più volte nel suo viaggio da Königsberg all’area del Reno-Meno, la mia strada mi ha portato, passando per Heidelberg e Marburg an der Lahn, alla pianura della Germania settentrionale, dove ho potuto conoscere luterani e riformati nelle forme più diverse. Dopo la formazione ecclesiastica, mi sono cimentato nell’insegnamento in Bassa Sassonia per 17 anni, a cui non sarei certamente sopravvissuto senza umorismo e perseveranza, prima di poter finalmente fare della buona teologia in Lombardia. Alla fine della sua vita, Karl Barth scrisse che un cristiano fa buona teologia quando è fondamentalmente sempre allegro, persino umoristico nel suo lavoro. Tenendo presente questo, vorrei dare il mio contributo per interpretare il messaggio di Cristo e le buone intuizioni di Lutero alle persone in modo contemporaneo e comprensibile in un ambiente metropolitano. Per fare questo, bisogna ricominciare ogni giorno con Cristo e chiedersi cosa direbbe Gesù al riguardo. Allora avrete sempre risposte nuove e spesso sorprendenti che non vi lasceranno di certo annoiati!

Darmstadt destinazione Italia

Hanno Wille-Boysen, pastore della Chiesa Cristiana Protestante in Milano

Sono sposato con due figlie grandi. Cresciuto in una cittadina molto cattolica sul fiume Meno. Mi sono dedicato agli studi di teologia protestante, scienze politiche e filosofia a Bonn, Monaco e Berlino, conoscendo la teologia luterana e riformata nella teoria e nella pratica ecclesiastica. Allo stesso tempo ho lavorato nei media e per un certo periodo a metà tempo come pastore e come libero professionista per una grande società di consulenza gestionale. Ho contribuito a fondare e dirigere un’organizzazione sociale per l’assistenza pedagogica nelle scuole. Per poi riprendere il lavoro come pastore a tempo pieno. Con l’inizio degli studi fuorisede delle mie figlie ho maturato il desiderio di vivere e lavorare all’estero. Ed eccomi a Milano.

Milano è una città molto affascinante e stimolante. Essere in grado di plasmare la fede qui da una prospettiva teologica riformata insieme a un consiglio ecclesiastico impegnato in una comunità protestante è qualcosa che sento come una grande sfida e un grande dono. Allo stesso tempo sono ansioso di lavorare qui in squadra con un pastore o una pastora della Comunità Luterana.

La comunità di cui sono Pastore è bilingue, ma sempre più membri parlano solamente italiano. In definitiva, capirsi è più una questione di volontà di impegnarsi con l’altro che di vocabolario.

Nel tempo libero mi piace andare in bici, e imparare. Con la testa, ma anche con le mani. Per esempio, quando avvito e armeggio con le auto d’epoca, che purtroppo sono ancora in Germania.

Ecumenismo e musica

Tobias Brendel, pastore della Comunità Evangelica Luterana di Torino

Salve! Sono Tobias Brendel. Arrivo in Italia dopo oltre 13 anni come pastore a Dürrenmungenau. Sono stato ordinato nel maggio 2009 presso la Chiesa di Sant’Andrea a Wassermungenau in Germania, ma mi sono formato alla Facoltà Teologica Protestante dell’Università di Tubinga, a Glasgow, Monaco ed Erlangen. In ambito ecumenico ho avuto un lungo periodo di esperienze umane, sociali e civili ad esempio svolgendo il servizio civile con l’Esercito della Salvezza ad Amburgo, ma anche di lavoro missionario alle Hawaii, nelle Filippine e in Corea. Durante i miei 13 anni di servizio a Dürrenmungenau ho avuto ottimi i rapporti con la chiesa cattolica.

La tolleranza di Trieste

Andrei Popescu, pastore della Comunità Evangelica Luterana di Trieste

A Trieste c’è molta tolleranza. E grande attenzione verso gli animali domestici: sono accolti dappertutto. Così io, che ho un cane, ho colto il segnale: dovevo venire a Trieste. Nato in Romania, battezzato nella Chiesa Ortodossa; sono cresciuto in Germania e confermato nella Chiesa Luterana. Ho svolto il ministero pastorale a Uschlag, Benterode-Sichelnstein und Lutterberg. Sono stato ordinato pastore in Svezia, nella “Christinengemeinde” di Göteborg nel 2015. L’italiano? Fluente e disinvolto.

Il luogo favorevole

Johannes Ruschke, pastore della Comunità Evangelica Luterana di Venezia

Nato 43 anni fa il pastore Ruschke è cresciuto ad Hagen, Bielefeld, Soest e Münster. Ha studiato teologia protestante a Bethel, Tubinga e Berlino. Dopo la laurea, ha svolto un periodo di sei mesi come tirocinante nella comunità luterana di Sicilia prima di conseguire il dottorato a Berlino e Münster sul cantautore Paul Gerhardt e la politica di tolleranza religiosa nel XVII secolo. Dopo dieci anni di cura pastorale di una parrocchia nella parte orientale di Dortmund arriva quindi a Venezia insieme a Sarah, sua moglie, ed i loro quattro figli Paul, Lukas, Anna e Juli.

” Tu Dio, hai messo i miei piedi in luogo favorevole”, con questo verso del salmo 31, il pastore Ruschke ha iniziato il suo mandato presso la Comunità evangelica luterana di Venezia. 

Un pastore sportivo, che divide il tempo libero tra cucina, escursioni, calcio e nuoto. Oltre al violino. E che è impegnato ad accompagnare le persone, nell’ascolto e nella comprensione della bontà di Dio per gli altri e le altre “nell’ampio spazio di una Comunità italo-tedesca”.

Un legame lungo vent'anni

Jutta Sperber, pastora delle Comunità Evangeliche Luterane di Genova e Sanremo

Dal lavoro con i migranti dall’Est Europa, provenienti dai Paesi dell’ex blocco sovietico, la Pastora Jutta Sperber ha già collaborato in diverse occasioni con la CELI: in Sicilia e ad Ispra-Varese.

Specializzata in Scienza delle Religioni e Studi Ecumenici, è oggi la Pastora di Genova e Sanremo. Gli studi l’hanno portata fino all’Università Ebraica di Gerusalemme all’impegno, tra molti, quale membro della Giuria del Premio Internazionale San Francesco e Chiara d’Assisi per il dialogo fra i popoli e le loro culture.

Sono tornata in Italia perché Genova aveva bisogno di una persona capace di parlare l’italiano”.

Come teologa ed esperta in scienza delle religioni e teologia interculturale, dice chiaramente: “per entrare in contatto con le persone la lingua è una cosa fondamentale”.

La conoscenza del mondo ortodosso, l’impegno ecumenico, in territori, come ad esempio la riviera ligure e Sanremo in particolare, offrono quindi un terreno di impegno particolare e ben orientato nella formazione di Jutta.

Culto, diaconia e studio biblico moderno

Georg Reider, pastore della Comunità Evangelica Luterana di Verona-Gardone

Sono nato e cresciuto in Alto Adige, ho studiato teologia a Bressanone e Innsbruck e nel 1990 ho conseguito il dottorato in scienze della formazione presso la Pontificia Università Salesiana di Roma. In seguito sono stato docente di didattica religiosa e spiritualità all’Università Filosofico-Teologica di Bressanone e insegnante di religione a Bolzano. Dopo vent’anni di sacerdozio cattolico e trent’anni nell’Ordine francescano, nel 2011 ho deciso di diventare membro della Chiesa Evangelica Luterana in Italia. In occasione del sinodo 2018 sono stato ordinato al Sinodo della CELI a Roma. Da gennaio ad agosto 2019 sono stato pastore a Venezia durante il periodo della sede vacante; dal 1° settembre 2019 sono pastore della Comunità di Verona-Gardone. Ritengo che i culti ben preparati e celebrati con dignità, siano un punto cardine dell’esperienza di una comunità. Un altro centro dell’impegno è quello per i poveri e il creato. Forme attuali del lavoro biblico fanno parte della nostra identità protestante luterana. Su questi campi voglio impegnarmi. La diversità linguistica e la rete ecumenica sono una straordinaria ricchezza di questa comunità, alla quale ho la gioia di poter contribuire con il mio lavoro.

Chiesa di minoranza come opportunità

Susanne Krage-Dautel, pastora della Comunità Evangelica Luterana di Firenze

Nata a Meppen, vicino al confine con l’Olanda, ha completato il periodo di vicariato a Bremerhaven impegnandosi nel lavoro nei quartieri di frontiera sociale, segnato dalla disoccupazione e dalla povertà. Esplorando il tema di come le Comunità ecclesiali possano essere coinvolte nel lavoro sociale della comunità. 

Da un po’ volevo unire due passioni – dice la Pastora Krage-Dautel – il lavoro come pastora e l’attrazione per l’Italia”.

L’Italia – prosegue Krage-Dautel – è fortemente influenzata dalla Chiesa cattolica e molti italiani hanno una scarsa idea della Chiesa luterana. Questo forse non è solo uno svantaggio, ma offre anche l’opportunità di diventare più consapevoli del proprio profilo. Chi siamo come luterani, cosa ci rende diversi e cosa potrebbero guadagnare gli altri conoscendo la nostra chiesa? Sono domande interessanti per una congregazione! Sarebbe bello se le persone a Firenze fossero curiose di sapere cosa significa essere un cristiano di confessione luterana”.

La fortuna di stare sempre vicino alla gente

Michael Jonas, pastore della Comunità Evangelica Luterana di Roma

Una delle più belle esperienze nel mio essere pastore è quella di stare sempre vicino alla gente, accompagnandola per anni. In un’epoca in cui la convivenza – soprattutto nella grande città – diventa sempre più superficiale, sfuggente e poco impegnativa, è utile che la chiesa sia un luogo dove le persone entrano in contatto e si conoscono. Essere protestante significa per me prima di tutto mettere in evidenza in modo cristallino la persona di Gesù Cristo, sia per la fede del singolo sia per la salvezza del mondo nella comunità e nell’ecumenismo. Tutto il resto per me conta meno: e questo vale tanto per la chiesa come istituzione con i suoi incarichi, quanto per lo sforzo religioso e morale del singolo. È una grande gioia per me riuscire a rendere le persone consapevoli in senso pieno di questa prospettiva di salvezza, e poter constatare quanto questo sia loro d’aiuto nell’affrontare e superare le sfide della vita.

Un giorno ci vediamo a Napoli?

Kirsten Thiele, Vicedecana della CELI e pastora della Comunità Evangelica Luterana di Napoli

Mi chiamo Kirsten Thiele e dopo aver vissuto per tanti anni in Sardegna, sono “approdata” a Napoli. E così, dal 2014, sono pastora della Comunità Evangelica Luterana del capoluogo partenopeo. Vivo con i miei due figli adolescenti Luca e Sabrina. Dal mio arrivo in Campania ci sono stati molti eventi, particolarmente impegnativo è stato il 150° anniversario della Comunità nel 2015, con numerose manifestazioni, e poi ovviamente tutto l’anno 2017 per i Cinquecento anni della Riforma. Devo dire che sia io che i miei figli qui a Napoli non c’abbiamo messo molto per sentirci a casa nostra. Da alcuni mesi (settembre 2019) sono diventata vicedecana della CELI, un incarico che estende molto la mia area di responsabilità. Sono una lettrice entusiasta, di tutti i generi, e amo scrivere. Ci vediamo una volta a Napoli? Che Dio ci benedica.

La Comunità è dove siamo

Alberto Rocchini, pastore della Comunità Evangelica Luterana di Torre Annunziata

Sono cresciuto a Pavia, la città sul Ticino dei Longobardi e delle splendide chiese romaniche in una delle quali è custodita la tomba di Sant’ Agostino. Sono stato ordinato pastore proprio a Torre Annunziata durante il culto del mio insediamento proprio in questa stessa sede pastorale. Sono laureato in lettere, ho insegnato italiano a Bolzano, Vienna e Praga. In questa bellissima città ho studiato teologia, svolgendo il periodo di vicariato nella Chiesa evangelica dei fratelli boemi. 

Curiosa della vita, del prossimo e della misericordia di Dio

Sabine Kluger, pastora della Comunità Evangelica Luterana di Sicilia

Sono nata a Stoccarda e provengo dalla Chiesa Evangelica del Württemberg. Dal settembre 2019 sono incaricata dalla CELI come pastora della Comunità Evangelica Luterana di Sicilia. La mia famiglia d’origine cattolica, il diploma come infermiera e tre anni passati in Giappone con un incarico per le attività ecumeniche per il Consiglio Nazionale Cristiano – sono le esperienze più importanti e formanti della mia vita privata e professionale. Sono affascinata da come persone di culture, religioni e confessioni diverse affrontino le grandi questioni dell’essere. Cosa li spinge, cosa li porta a prendere decisioni in tal modo e in nessun altro? E cosa è loro di supporto di fronte alla sofferenza e alla morte? Come persona e come pastora è importante per me avere sempre un approccio curioso alla vita, alle altre persone e alla misericordia di Dio.