Iscriviti alla Newsletter
    Articoli recenti

    Veglia ecumenica: la delegazione luterana è giovane

    Napoli: Concerti d’autunno

    Roma: concerto di musica barocca

    Facebook Twitter Instagram
    Chiesa Luterana
    • Chi Siamo
      • Contatto
      • Storia
      • Organismi della CELI
      • Pastori e pastore della CELI
      • Rete delle Donne
      • Fede fa futuro
      • Ecumenismo
      • Intesa
      • Statuto
      • Lavora con noi
    • Media
      • La rivista “Miteinander/Insieme”
      • Pubblicazioni della CELI
      • Casa Editrice Claudiana
      • “Protestantesimo”
      • Culto Evangelico
      • NEV – Notizie evangeliche
      • Notizie
    • Comunità
      • Bolzano
      • Firenze – Emilia Romagna
      • Genova
      • Ispra – Varese
      • Merano
      • Milano
      • Napoli
      • Roma
      • Sanremo
      • Sicilia
      • Torino
      • Torre Annunziata
      • Trieste
      • Venezia
      • Verona – Gardone
    • Sociale
      • Diaconia
      • Progetti
      • Ospedali
    • Pastorale Turistica
    • 8 X Mille
      • Resoconti
    • ItalianoItaliano
      • ItalianoItaliano
      • DeutschDeutsch
    Facebook Twitter Instagram
    Chiesa Luterana
    Home » La guerra: una sconfitta per l’ecumenismo?
    Notizie

    La guerra: una sconfitta per l’ecumenismo?

    Updated:Aprile 11, 2023
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Email Telegram WhatsApp

    Roma, 23 marzo 2023 – “La guerra in Ucraina testimonia che le comunità ecclesiali sono divise. Significa anche una sconfitta per l’ecumenismo, perché ci ha separato da una parte dei cristiani ortodossi”. Queste le parole di Elisabeth Parmentier, professoressa di Teologia pratica e decana della Facoltà Teologica dell’Università di Ginevra. Parole pronunciate durante la 71a Conferenza teologica internazionale sul Lago di Costanza. 

    Lo scorso 17 marzo, a Romanshorn in Svizzera, sono stati i conflitti attuali, in particolare la guerra in Ucraina, al centro dell’importante iniziativa internazionale organizzata dal Centro per la spiritualità, l’educazione e la costruzione di comunità della Chiesa protestante del Cantone di Thurgau, Tecum.

    A partire dal titolo preso in prestito da un celebre verso del profeta Isaia (2, 4): da spade a vomeri o da vomeri a spade?  

    “Siamo concordi – ha esordito Elisabeth Parmentier – sul fatto che vogliamo la pace. Ma ci troviamo di fronte al dilemma su come agire per essa”. Per Parmentier è necessario tornare ad una “fede fiduciosa e un’umanità responsabile, una comunità unificante”. Un senso comune di umanità attraverso l’impegno nelle “affiliazioni religiose e non”.

    Elisabeth Parmentier, © Wikipedia Commons

    La divisione introdotta dalle guerre e, in particolar modo denunciata dal recente conflitto in Ucraina deve, secondo Parmentier, portarci ad affrontare la domanda: “l’impegno ecumenico è fallito?”.

    Parmentier ha inoltre criticato la strumentalizzazione della religione per le cosiddette linee di demarcazione etiche. Ad esempio, con la stigmatizzazione operata dal patriarca ortodosso russo Kirill I sul “declino etico dell’Occidente, il liberalismo e la perdita di valori“. 

    Questo scontro non può tuttavia risultare definitivo. Solo i “partenariati locali sul campo tra gruppi etnici e religiosi” possono portare ad una nuova stagione di “riconciliazione anche tra le Chiese attraverso un modo liberatorio di affrontare il passato“, ha sottolineato Parmentier. 

    Un approccio che significa anche “liberazione dalla paura e dall’ego” permettendo alle Chiese di “dedicarsi agli altri”.

    In questa prospettiva, l’esperienza delle Chiese, nel lavoro di riconciliazione rappresenta la possibilità di un contributo costruttivo alla pace. Dopo tutto, è proprio compito delle chiese superare il passato segnato da conflitti. Per attirare “l’attenzione sui più deboli” per agire “vicariamente” per loro.

    Tutto ciò è possibile, ha concluso Parmentier, attraverso l’esperienza ecumenica e interreligiosa; nonché attraverso la “condivisione della storia” delle persone di altre denominazioni, religioni e visioni del mondo.

    Nel dibattito è intervenuta Rahel Hürzeler, esperta di trasformazione dei conflitti dell’HEKS (Organizzazione svizzera interconfessionale di aiuto). Il lavoro di pace deve iniziare prima che scoppi il conflitto, ha detto. Costruire preventivamente le relazioni e creare fiducia. 

    “Il lavoro per la pace è un processo lungo, ha ribadito Hürzeler, ed è per questo che il dialogo è importante, prima che sorgano conflitti o addirittura guerre”. La particolarità delle diverse attività dell’HEKS è che “lavoriamo sulla base dei valori cristiani e dei diritti umani“. L’HEKS si occupa di promuovere le relazioni tra le religioni, le chiese e la società in molte zone di crisi e di guerra in tutto il mondo.

    Ecco perché, nel conflitto in Ucraina, l’HEKS è potuta intervenire “molto rapidamente”, ed essere una delle prime ONG sul posto. Tuttavia, ha sottolineato Hürzeler, non si è trattato solo di fornire aiuti umanitari, ma di costruire relazioni sociali. Solo dopo, ha sottolineato, “si può iniziare a dialogare per la riconciliazione“. Per un lavoro di pace a lungo termine, ha detto, è importante rafforzare la società civile.

    Hürzeler ha sottolineato con forza ciò che è assolutamente necessario per la costruzione di una pace nonviolenta: prevenzione, relazione, dialogo. In tutto questo, è stato evidenziato il particolare ruolo che la cooperazione ecclesiale può e deve avere. Ecco perché “come agenzia di aiuto della Chiesa protestante riformata, lavoriamo sulla base dei valori cristiani fondamentali e dei diritti umani“. 

    Valori come il rispetto e l’amore per il prossimo sono allo stesso tempo una rivendicazione e una legittimazione e sono molto apprezzati dalla popolazione e dai partner in situazioni di crisi, ha concluso Hürzeler.

    La Conferenza Teologica Internazionale del Lago di Costanza è stata quindi occasione di incontro e aggiornamento per pastori, educatori religiosi, personale a tempo pieno, a tempo parziale e volontario di chiese e congregazioni. L’evento, in presenza ma anche online, ha raccolto partecipanti dalla Svizzera, Germania e Austria.

    conflitto Pace
    Share. Facebook Twitter LinkedIn WhatsApp Email Telegram
    Previous ArticleGiovani luterani: serve una cooperazione più significativa
    Next Article Lutherische Jugend: Forderung nach einer intensiveren Zusammenarbeit

    Related Posts

    Celi Gallery

    Veglia ecumenica: la delegazione luterana è giovane

    Celi Gallery

    Rete per l’Ambiente: riflessioni e materiali per il tempo del creato 2023

    Celi Gallery

    Cracovia: conclusa la 13ma Assemblea della FLM

    Notizie

    13ma Assemblea della FLM: 19 settembre

    Notizie

    13ma Assemblea della FLM: 18 settembre

    Celi Gallery

    Diaconia e teologia, è Henrik Stubkjær il nuovo Presidente della Federazione Luterana Mondiale

    Ultime Notizie
    Celi Gallery

    Veglia ecumenica: la delegazione luterana è giovane

    Roma, 29 settembre 2023 – Organizzata dalla Comunità Ecumenica di Taizé, si terrà il 30…

    Rete per l’Ambiente: riflessioni e materiali per il tempo del creato 2023

    Cracovia: conclusa la 13ma Assemblea della FLM

    13ma Assemblea della FLM: 19 settembre

    DONA ANCHE TU
    Iscriviti alla Newsletter
    Segui il Podcast CELI
    Seguici su
    • Facebook
    • Twitter
    • Instagram

    Via Aurelia Antica 391, 00165 ROMA
    Email: decanato@chiesaluterana.it
    Tel: +39 0666030104

    Eventi

    Napoli: Concerti d’autunno

    Roma: concerto di musica barocca

    RAIRadio1: Culto evangelico

    Protestantesimo, RAI3

    Privacy Policy Cookie Policy
    Facebook Instagram Twitter
    • Home
    • Sociale
    • Etica
    • Teologia
    • 8 X Mille
    • Calendario Eventi
    © 2023 All rights reserved Chiesa Evangelica Luterana in Italia

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.