
Pentecoste 2025: culto in eurovisione da Napoli
L’iniziativa, del programma Protestantesimo, su Rai 3 l’8 giugno, con pastori e pastore delle Chiese evangeliche campane.
Pentecoste
Si tratta di una delle feste più importanti del calendario cristiano: celebra la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli e rappresenta la nascita della Chiesa.
Un appuntamento che annuncia comunione, apertura, diversità riconciliata.
E proprio all’insegna di questa ricchezza spirituale, domenica 8 giugno 2025, alle ore 10:00, Rai 3 trasmetterà in diretta eurovisione il culto evangelico di Pentecoste.
Dove c’è lo Spirito c’è libertà
Questo il tema del culto, tratto dalla seconda lettera ai Corinzi.
La celebrazione si terrà presso la Chiesa evangelica battista di Soccavo, a Napoli, e sarà il frutto di una collaborazione ecumenica tra diverse comunità protestanti del territorio.
Alla guida del culto, infatti, si alterneranno pastori e pastore delle chiese luterana, valdese, metodista, battista e dell’Esercito della Salvezza, offrendo così un’immagine concreta della pluralità e della comunione che lo Spirito rende possibile.
Tra i pastori e le pastore che presiederanno la liturgia, saranno presenti anche la pastora Kirsten Thiele, vice decana della Chiesa Evangelica Luterana in Italia (CELI) e pastora della Comunità di Napoli, e il pastore Alberto Rocchini, della Comunità di Torre Annunziata.
La loro partecipazione rappresenta per la CELI un segno importante della vitalità delle nostre Comunità nel Sud Italia, dove la testimonianza di fede si intreccia con l’impegno sociale e culturale.
Testimonianza e condivisione
Secondo quanto riportato dall’agenzia NEV – Notizie Evangeliche, l’iniziativa vuole essere un momento di testimonianza e condivisione visibili per le Chiese protestanti italiane, che pur nella loro diversità, si riconoscono unite dall’annuncio evangelico.
La Pentecoste diventa così occasione per esprimere la comunione nello Spirito, superando barriere confessionali e culturali.
In Italia e all’estero
La Pentecoste, celebrata cinquanta giorni dopo la Pasqua, è una delle feste cristiane più ricche di simboli e tradizioni, spesso regionali e poco note al grande pubblico. Considerata il “compleanno delle Chiese” per il dono dello Spirito Santo agli apostoli, questa festività non è solo un momento teologico centrale per il cristianesimo, ma anche un caleidoscopio di usanze affascinanti che intrecciano spiritualità, natura e cultura popolare.

Fuoco e volo: lo Spirito Santo
Tradizionalmente, la Pentecoste è celebrata con simboli che evocano la discesa dello Spirito: fuoco e colomba. In passato, durante le funzioni religiose, dai soffitti delle chiese piovevano petali rossi o stoppa ardente, a rappresentare le “lingue di fuoco” della narrazione biblica.

In alcune chiese, una colomba di legno veniva calata dall’alto per simboleggiare lo Spirito Santo, anche se oggi questa immagine è meno evocativa.
Eppure, lo spettacolo dei sette milioni di petali di rosa che cadono dal Pantheon a Roma nel giorno di Pentecoste resta uno dei riti visivamente più potenti.

Il “Pfingstl” e il battesimo d’acqua
A Bischofsmais, nella Foresta Bavarese, il “Pfingstl“, un ragazzo coperto di foglie, simboleggia la rinascita della natura.
L’acqua, legata al battesimo e alle benedizioni, è protagonista nelle “feste della fontana“: qui, un tempo, il “pigrone di pentecoste” (Pfingstlümmel), veniva immerso per scherzo e purificazione.
Processioni tra cavalli e salti
Sempre in Baviera, la “Pfingstritt” di Kötzting vede 700 cavalieri in costumi tradizionali attraversare i paesaggi montani in memoria di un voto del 1412.

Ancora più singolare è la “Processione dei Salti” di Echternach, in Lussemburgo: migliaia di fedeli, saltellando al ritmo di una polka, percorrono chilometri per onorare San Villibrordo, in un rito riconosciuto come Patrimonio UNESCO.

Spose, betulle e burle notturne
Nel Münsterland, la “sposa di Pentecoste” guida una processione nuziale di ragazzi e ragazze, reminiscenza di antichi riti propiziatori.
In altre zone, la notte di Pentecoste è dedicata a burle e dispetti: oggetti spariscono dai cortili per riapparire in piazze o su tetti, retaggio di antichi riti di protezione.
Come l’abete è legato al Natale, la betulla lo è alla Pentecoste: così vengono appesi rami decorati sulle case delle amate come dichiarazione d’affetto.
Torniamo in Italia
La Chiesa battista di Soccavo non sarà solo il luogo fisico della trasmissione, ma anche simbolo dell’ospitalità e della cooperazione interconfessionale che caratterizzano l’ecumene italiana.
La liturgia, arricchita da canti, letture e meditazioni, sarà un’occasione per celebrare una fede che parla molte lingue e che cerca, nella diversità, l’armonia dello Spirito.
L’appuntamento è per domenica 8 giugno alle 10:00 su Rai 3: un culto che sarà visibile in tutta Italia e in diversi Paesi europei, portando con sé il soffio di una Pentecoste viva, attuale e condivisa.