
Gaza: la sopravvivenza della popolazione è a rischio
La carestia a Gaza mette a rischio la sopravvivenza delle persone: l’appello urgente della Federazione alla comunità internazionale.
Una carestia provocata dall’uomo
Le Nazioni Unite hanno confermato l’esistenza di una carestia provocata dall’uomo a Gaza.
Mesi di guerra e blocchi hanno negato l’accesso a cibo, medicine e sicurezza a milioni di persone.
È un’emergenza che va oltre la politica: è una questione di sopravvivenza umana.
Più di mezzo milione di persone a Gaza sono intrappolate in una carestia – dice l’Agenzia.
Secondo una nuova analisi dell’Integrated Food Security Phase Classification (IPC) pubblicata in questi giorni, le condizioni delle persone sono segnate da diffusa fame, miseria e morti evitabili.
Con la previsione che la carestia si estenderà dal Governatorato di Gaza a quelli di Deir Al Balah e Khan Younis nelle prossime settimane.
Civili spinti sull’orlo del baratro
La popolazione palestinese a Gaza è stremata.
Malati e feriti non hanno accesso alle cure mediche necessarie, mentre i meccanismi internazionali creati per prevenire simili atrocità vengono sistematicamente bloccati.
La fame e la mancanza di assistenza sanitaria stanno trasformando Gaza in un luogo insostenibile.
Un appello urgente alla comunità internazionale
La Federazione Luterana Mondiale (LWF) lancia un appello urgente: i pazienti devono poter raggiungere ospedali al di fuori di Gaza senza ritardi, mentre le persone colpite dalla carestia devono ricevere immediatamente cibo e assistenza. La sopravvivenza dei civili è in pericolo.
La responsabilità collettiva
La LWF chiede al popolo di Israele, alle persone di buona volontà in tutto il mondo, ai leader religiosi e politici di agire subito per fermare la violenza e le atrocità.
L’obiettivo è chiaro: garantire la vita e la dignità di tutte le popolazioni della Terra Santa.