Roma, 26 ottobre 2022 – Con questa domanda la Comunità Luterana di Verona-Gardone, con il supporto della Rete per l’Ambiente, cura i propri territori come luogo per realizzare azioni concrete per la giustizia ecologica.
L’azione intrapresa a ottobre guarda, in particolare, alla COP27.

Grazie al contributo della FLM nell’ambito delle “Applications for LWF Climate Justice Projects”, call per “small-scale climate justice projects”, cui insieme alle Comunità luterane di Napoli e Trieste (di cui parleremo prossimamente), nell’ambito più ampio dei progetti della Rete ha realizzato, lo scorso primo ottobre e con la partecipazione un nutrito gruppo di bambini e giovani, un habitat per api e insetti impollinatori per fornire loro un luogo protetto, un rifugio dove trovare nutrimento grazie alla piantumazione di piante e fiori utili al loro sostentamento.
Le attività sono state coordinate dalla presidente della Comunità, Christine Schenk, dal pastore Georg Reider e dall’incaricato per l’ambiente, che è anche uno dei due responsabili nazionali della Rete per l’Ambiente, prof. Matteo Nicolini.
La particolarità di questo progetto che, oltre a Verona-Gardone, vede impegnate anche le comunità luterane di Napoli e Trieste, è il coinvolgimento delle giovani generazioni nella sperimentazione di pratiche utili anche agli abitanti più piccoli del creato, gli insetti.

I giovani di Verona-Gardone hanno così avuto modo di incontrare Nicola Mori, professore di entomologia all’università di Verona che, accompagnato da diversi insetti vivi e da piante, ha spiegato l’importanza di questi ultimi nella vita del pianeta.
Così i bambini, le bambine, i giovani si sono messi a piantare fiori e cespugli adeguati a divenire habitat, rifugio per queste piccole creature.
L’impegno per il creato passa anche e forse soprattutto dai piccoli gesti condivisi. Condivisi con le nuove generazioni, con i bambini e le bambine, appunto.
L’iniziativa del primo ottobre scorso, si è chiusa poi con una preghiera nella chiesa di Gardone.
