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    Home » Patto migranti: le critiche della diaconia (tedesca)
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    Patto migranti: le critiche della diaconia (tedesca)

    Updated:Giugno 19, 2023
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    Roma, 13 giugno 2023 – “Il compromesso sull’asilo dell’UE mina l’equità delle procedure di asilo alle frontiere esterne dell’UE”. Non usa mezzi termini la diaconia della Chiesa Evangelica Tedesca sul recente “patto migranti” raggiunto in sede europea.

    In un comunicato stampa diffuso il 9 giugno scorso (link, in tedesco) la Diakonie Deutschland e Brot für die Welt, il compromesso sull’asilo dei ministri degli Interni dell’UE compromette procedure di asilo eque alle frontiere esterne dell’UE e deve essere urgentemente migliorato dal Parlamento europeo. 

    Gli interessi e i diritti delle famiglie – si legge – molte delle quali con bambini traumatizzati, devono essere tutelati. Inoltre, l’UE non deve delegare la propria responsabilità di protezione a Paesi terzi.

    Dagmar Pruin, ©Hermann Bredehorst / Brot für die Welt

    Per la Presidente e Teologa protestante di Brot für die Welt, Dagmar Pruin, ”Il compromesso per una riforma dell’asilo nell’UE non è un successo storico, bensì una violazione storica della protezione dei rifugiati”. 

    L’accordo di fatto restringe le possibilità del diritto di chiedere asilo nell’Unione europea. Inoltre, precisa Pruin, “estendendo il principio del Paese terzo sicuro, gli Stati membri potranno sottrarsi ai loro obblighi di protezione”. 

    L’accordo, quindi, denunciano le Organizzazioni protestanti tedesche è un duro colpo ai diritti umani, ed invocano l’intervento del Parlamento europeo per correggere urgentemente questa situazione.

    Il regolamento sui Paesi terzi sicuri prevede, infatti, un controllo di ammissibilità in base al quale le domande possono essere respinte se i rifugiati sono entrati nell’UE attraverso un cosiddetto Paese terzo sicuro. Consente così l’espulsione verso questo Paese terzo con il riferimento all’esistenza di una protezione anche lì. 

    “Tuttavia – ha proseguito Pruin – la realtà è che molte persone non sono al sicuro e continueranno a essere deportate da questi Paesi. Con l’ammorbidimento concordato dei criteri per i Paesi terzi sicuri, l’Europa disegnerebbe un fossato profondo intorno alle sue frontiere esterne”.

    Il presidente della Diaconia Tedesca, Ulrich Lilie evidenzia che la necessità di ricordare ai ministri degli interni dei Paesi UE il rispetto dei diritti umani, proprio all’indomani il patto sui migranti, rappresenta un segnale fatale. Un segnale non solo verso i migranti ma anche verso i cittadini europei.

    Ulrich Lilie, ©Diakonie/Anieke Becker

    Si altera, di fatto, il principio del diritto umanitario e questa alterazione dovrebbe preoccupare tutti. Non solo i migranti. 

    “L’idea che in futuro anche le famiglie con bambini possano essere detenute in campi alle frontiere esterne è insopportabile”, dice Lilie. 

    La politica umanitaria di asilo basata sui principi dei diritti umani è un pilastro portante della narrazione europea. Se questo pilastro crolla – si chiede Lilie – quale sarà la credibilità internazionale dell’UE in materia di diritti umani?

    Il principio del primo ingresso verrà quindi inasprito e in futuro gli Stati potranno comprare la loro via d’uscita dalla protezione dei rifugiati. Con questo compromesso, i ministri degli Interni dell’UE stanno preparando il terreno per l’illegalità e l’impoverimento di coloro che cercano protezione.

    Glossario e approfondimento
    
    Diaconia
    È il servizio sociale delle chiese protestanti. La missione della “Diakonie” è intesa come carità vivente schierata a favore delle persone che si trovano ai margini della società, che dipendono dall'aiuto altrui o che sono svantaggiate. Oltre a questo aiuto, la diaconia vuol difendere i più deboli segnalando pubblicamente le cause dei bisogni sociali ai politici e alla società. Svolge questo compito insieme ad altre organizzazioni. La parola "diaconia": in greco antico raggruppa tutti gli aspetti del servizio agli altri.
    
    Brot für di Welt (Pane per il mondo) 
    È la più importante agenzia di sviluppo globale delle chiese protestanti in Germania, attiva in quasi 90 paesi in tutto il mondo. Insieme ai partner locali, aiutano le persone povere ed emarginate a migliorare le proprie condizioni di vita attraverso i propri sforzi. Punto centrale del loro lavoro è la sicurezza alimentare. In tempi di cambiamenti climatici e risorse in diminuzione, la lotta alla fame e alla malnutrizione sta diventando sempre più importante. Inoltre, sono anche impegnati a promuovere l'istruzione e la salute, l'accesso all'acqua, il rafforzamento della democrazia, il rispetto dei diritti umani, la salvaguardia della pace e la conservazione del creato. Il tutto seguendo i principi e l’etica cristiana protestante.
    
    Articolo Sonntagsbatt (in tedesco), qui.
    Diaconia Migranti UE
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