Roma, 25 novembre 2024 – In una nuova puntata del Podcast della CELI la referente della Rete delle Donne Luterane, Maria Antonietta Caggiano, spiega il loro impegno nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Ogni anno la Federazione delle Donne Evangeliche in Italia (FDEI) organizza un programma di 16 giorni per il superamento della violenza contro le donne. Un programma che inizia, appunto, il 25 novembre e si conclude nella giornata dei diritti umani, il 10 dicembre.
Durante questo periodo la Federazione pubblica un “quaderno” per arricchire questo tempo di contenuti sui quali riflettere, discute, impegnarsi.
“Il quaderno 16 giorni per vincere la violenza – spiega Caggiano – nasce per iniziativa della FDEI per dire no alla violenza sulle donne. Si tratta di una raccolta di riflessioni, analisi, meditazioni bibliche e preghiere realizzata dalle donne della FDEI. Il tema scelto per il 2024 è: il corpo è il linguaggio“.
Arriviamo al 25 novembre di quest’anno ricordando oltre 94 vittime di femminicidio che, anche nel 2024, evidenziano la recrudescenza di questi crimini violenti e terribili. Ma anche con la preoccupazione dinanzi all’uso strumentale che la cronaca politica fa di questi eventi.
Hanno infatti suscitato non poco dibattito le recenti affermazioni del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Durante la presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin presso la Camera dei Deputati, infatti, il Ministro, intervenuto tramite un videomessaggio, il ministro ha prima definito il patriarcato come una ideologia e successivamente, collegando gli episodi di violenza sessuale all’immigrazione illegale. In particolare ha dichiarato: “Occorre non far finta di non vedere che l’incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale“.
“In risposta alle dichiarazioni del ministro Valditara sui femminicidi – spiega Caggiano – desidero sottolineare che l’argomento è complesso e va trattato con molta accortezza. […] Un fenomeno complesso e strutturale che risulta particolarmente difficile da contrastare. […] Questo perché si tratta di un problema specifico e profondamente radicato nella cultura patriarcale che, per essere affrontato, necessita innanzitutto di un ribaltamento dei valori: l’istruzione, l’inclusione lavorativa delle donne, una maggiore condivisione degli oneri familiari“.
È possibile ascoltare l’intervista completa qui.