La vita di Martin Lutero

Martin Luther (1482-1546), nome italianizzato in Martin Lutero, voleva riformare la Chiesa del suo tempo. Le sue convinzioni teologiche e la situazione politica lo fecero diventare il fondatore di una nuova confessione: quella della Chiesa evangelica luterana.

Martin Lutero nacque il 10 novembre 1483 ad Eisleben. Nel 1501 inizio gli studi a Erfurt nella Turingia dove conseguì, nel 1505, l’esame di magistero per poi studiare giurisprudenza. Già molto presto il giovane studente viveva nella paura per la salvezza della propria anima nel Giudizio universale.

La svolta definitiva della sua vita avvenne il 2 luglio 1505 quando, nei pressi di Stotternheim, venne proiettato a terra da un fulmine caduto vicino e, nella paura di morire, esclamò: “Aiutami, Santa Anna. Voglio diventare monaco!” Il 17 luglio quindi entrò nel convento degli agostiniani. Durante le lezioni tenute sui Libri della Bibbia come dottore in teologia a Wittenberg a partire dal 1512, Lutero è stato assalito con particolare forza da dubbi e paure. Nella Lettera ai Romani egli fece poi una scoperta rivoluzionaria: per giustizia non è intesa quella punitrice da lui temuta, bensì la giustizia donatrice di Dio. Sentendosi come se fosse rinato, Lutero annunciò da quel momento tale buona novella.

Lutero protestò contro la vendita delle lettere di indulgenza con le sue 95 Tesi che espose il 31 ottobre 1517. A Roma crebbe la preoccupazione sulla rapida diffusione e sull’incredibile effetto delle Tesi. Nel gennaio 1521 il papa emanò la scomunica di Lutero. Nel suo famoso discorso alla Dieta di Worms, il 18 aprile 1521, Lutero rifiutò di ritrattare. Al ritorno dalla dieta venne, con un finto rapimento, portato al castello della Wartburg vicino ad Eisenach. Nel giro di dieci mesi tradusse là il Nuovo Testamento dal greco in lingua tedesca (nel 1534 sarà poi disponibile la traduzione completa della Bibbia). All’inizio di marzo 1522 ritornò a Wittenberg nonostante il provvedimento di messa al bando imperiale contro di lui.

Nel 1525 Lutero sposò Katharina von Bora, originariamente monaca. Ebbero sei bambini. Lutero pubblicò numerosi scritti far cui nel 1529 il “Piccolo Catechismo”. Controversi fino ad oggi sono la posizione di Lutero nella Guerra dei contadini del 1525 e i suoi scritti tardi sugli ebrei.

Lutero morì il 18 febbraio 1546 a Eisleben e venne sepolto il 22 febbraio nella Schlosskirche di Wittenberg.

Gioventù e formazione

1483   Martin Lutero nasce il 10 novembre  ad Eisleben (Turingia) da Margarete e Hans Luder.

1501   Dopo l’infanzia passata a Mansfeld, Magdeburg (1497/8) e Eisenach, Martin Lutero comincia i suoi studi alla famosa università di Erfurt.

1505   Lutero diventa monaco, entrando nel monastero degli agostiniani mendicanti a Erfurt dopo essersi iscritto alla facoltà di giurisprudenza e contro la volontà del padre, che lo aveva spinto a questo studio per assicurargli una buona carriera.

1507   Martin Lutero è ordinato sacerdote e comincia nello stesso anno lo studio della teologia.

1512   Martin Lutero è dottore in teologia e diventa professore per l’insegnamento della Bibbia all’università di Wittenberg.

1514   Lutero ottiene il posto di predicatore della chiesa cittadina (Stadtkirche). Durante il soggiorno nel monastero e nei primi anni di insegnamento, Martin Lutero si confronta intensamente e in modo esistenziale con la fede e la Bibbia. In questi anni Lutero sviluppa le basi per la sua teologia.

Lutero e l’inizio della Riforma

1517   Si racconta che il 31 ottobre di quest’anno Lutero affiggesse alla porta della chiesa del castello di Wittenberg (Schloßkirche) le 95 tesi sulla penitenza e con una forte critica all’uso della vendita delle indulgenze. Questa data viene ricordata ogni anno dalla chiesa luterana durante la Festa della Riforma ed è considerata come l’inizio della Riforma protestante. Infatti le tesi provocano una grande disputa. Martin Lutero si vede costretto a difenderle.

1518   Inizia a Roma  il processo contro Lutero per eresia.

1520   Lutero riceve un ultimatum da Roma. La teologia di Lutero era ormai maturata e quest’anno Lutero scrive tre opere fondamentali della Riforma: “Ai nobili cristiani della nazione tedesca”, “Della cattività babilonese della chiesa” e “Della libertà del cristiano”.

1521   Nel gennaio Lutero è scomunicato. Nell’aprile l’imperatore Carlo V invita Martin Lutero alla dieta imperiale di Worms per interrogarlo. L’Elettore della Sassonia Federico il Saggio aveva ottenuto per Lutero un salvacondotto. Interrogato se volesse revocare i suoi scritti, Lutero risponde di no, a meno che non dimostrino che in base alla Sacra Scrittura aveva sbagliato e termina il suo intervento con le famose parole: “Qui sto. Non posso altrimenti. Dio mi aiuti. Amen”. Sulla strada del ritorno da Worms, Federico il Saggio gli salva la vita, facendolo rapire con un finto assalto e nascondendolo nel castello “Wartburg” sotto il nome di Junker Jörg, dove poi Lutero tradurrà il Nuovo Testamento dal greco in tedesco. Fino al 1534 traduce tutta la Bibbia, base importante sia per il luteranesimo che per la lingua tedesca.

Lutero delinea la sua posizione

1522   Martin Lutero ritorna a Wittenberg per calmare le agitazioni provocate da alcuni sostenitori radicali (p.es. Andreas Carlostadio). Negli anni seguenti Lutero predica molto ed è occupato soprattutto dalla messa in pratica di quanto predica. Lutero rivede la liturgia del culto, riforma la scuola e introduce una cassa comunale per l’assistenza sociale. Ma sono anche anni in cui Martin Lutero deve differenziare la sua teologia da movimenti paralleli e in molti punti imparentati. Con Ulrich Zwinglici sono differenze soprattutto sulla interpretazione della Santa Cena che spaccano il mondo evangelico. Infatti la Riforma si sviluppa in due correnti principali: luterani e riformati. Solo nel 1973 con la Concordia di Leuenberg la spaccatura viene definitivamente superata.

1525   Si sviluppa la rivolta dei contadini, spinti da riformatori radicali (p.es. Thomas Müntzer). Lutero sostiene le loro richieste, ma rifiuta ogni forma di protesta disordinata. Quando i contadini prendono le armi, Lutero chiama anche i principi alle armi e la protesta viene soffocata in una bagno di sangue. I tanti morti pesano molto sulla coscienza di Lutero. Sempre nel 1525 Lutero scrive “De servo arbitrio”, con cui si distacca dall’umanesimo.
Ancora sotto l’impressione della rivolta dei contadini, Martin Lutero, a sorpresa e contro i consigli dei amici, sposa la ex-monaca Katharina von Bora. Per Lutero è un segno di speranza in un mondo che sembrava sprofondare nel caos. Certamente il matrimonio cambia la vita di Martin Lutero. Il monaco e riformatore diventa padre di famiglia: nascono sei figli. Del resto Katharina von Bora è un grande sostegno per Martin Lutero che non è un tipo molto pratico: essa si occupa della casa e amministra il patrimonio. Non è un compito facile, perché Lutero non badava ai soldi e invitava sempre ospiti a casa, in cui oltre ai numerosi ospiti vivevano anche studenti e la sorella di Katharina von Bora con i suoi sei figli. A tavola si discuteva spesso di questioni teologiche e di problemi attuali. Alcuni ammiratori e studenti annotavano le parole di Lutero che così ci sono tramandate nei variopinti Tischreden (Discorsi a tavola).
Lutero è preso da una quantità di lavoro impressionante: la chiesa deve essere organizzata, problemi politici devono essere risolti e dispute teologiche devono essere affrontate. Ma l’impegno primario rimane sempre la predicazione, l’insegnamento e la cura d’anime.

Lutero nei suoi anni maturi

1530   Lutero ispira la Confessione Augustana, confessione di fede elaborata dal suo stretto collaboratore e amico Filippo Melantone e da questo presentata alla dieta imperiale di Augusta.

1543   Come ultima grande opera di Lutero viene pubblicato il commentario alla Genesi.

1546   Lutero muore il 18 febbraio.